Sala Comunale d'Arte
Storico spazio espositivo situato al piano terra del palazzo municipale nato per valorizzare le opere di artisti attivi nel territorio comunale e nella regione Friuli Venezia Giulia. La “Comunale” propone un fitto calendario di mostre di breve durata che si susseguono senza soste durante tutto l’arco dell’anno.
Piazza Unità d'Italia 4
alt Mostre

Sala Comunale d'Arte

Spaziocielo – Essenza oltremare

dal 2 al 25 giugno

Mostra personale di Silvia Ciaccio. Spaziocielo è il luogo monocromatico d'incontro tra cielo e mare, una dimensione liminare che schiude varchi di pensiero verso l'immensità, una soglia orizzontale tra il mondo celeste e quello terrestre. Le opere dell'artista colgono quello spazio indefinito caratterizzato da una potente forza generatrice di sogni, immagini e rêverie.

Sala Comunale d'Arte

Gesti scultorei

dal 29 giugno al 23 luglio

Mostra personale di Giorgio Delben. Nella storia dell'arte l'artista è colui che persegue la ricerca interiore, frugando nei meandri della psiche. C'è quindi un lavoro intenso per esprimere la sua vocazione d'artista, Giorgio Delben si configura in questi termini coinvolgendo gli altri e se stesso nella vicenda umana. In questa mostra Giorgio Delben propone circa 11 sculture che ritraggono i personaggi più noti nella vicenda storica di Trieste, da James Joyce a Richard Burton.

Sala Comunale d'Arte

Riverberi

dal 25 luglio al 20 agosto

Mostra personale di AKIS (Ingrid KURIS). Un viaggio fatto per immagini dipinte che sorvolano alcuni dei miti classici più conosciuti diventando protagonisti di situazioni attuali dove ognuno di noi può riconoscere e riconoscersi.

Sala Comunale d'Arte

Anomia

dal 24 agosto al 17 settembre

Mostra personale di Nicola Previati. Con i suoi cicli di opere l'artista si pone idealmente e programmaticamente fuori dalle stantie e autoreferenziali dinamiche della sedicente arte “contemporanea”. La tecnica pittorica raffinatissima, le invenzioni compositive che recuperano e attualizzano antiche maestrie e sapienze, i colori, infine, addirittura vulcanici nella loro contrastante armonia, basterebbero da soli a legittimare tali opere per se stesse, e collocarle al centro della scena della pittura contemporanea.